lunedì 8 giugno 2009

Comunicare con noi stessi

Immagina di essere un ragazzino di 10 anni che vuole imparare a giocare a calcio. Tuo padre ti iscrive ad una scuola calcio. Il primo giorno scopri di dover fare i conti con un allenatore intransigente, irritante, polemico. Uno di quei coach "vecchio stampo" sempre pronto a criticarti; uno di quelli che, non appena commetti un errore, ti sommerge di improperi e ti mette in ridicolo davanti a tutta la squadra.
Credi che un allenatore del genere sarebbe davvero capace di tirar fuori le tue vere potenzialità? Se hai la propensione innata per il gioco del calcio, credi che le tue potenzialità potranno emergere se il tuo coach continua a chiamarti “imbecille” e “incapace” davanti a tutti?

Prova a pensare a cosa cambierebbe se il tuo allenatore ti prendesse per mano e ti dicesse:
- “capisco che puoi avere delle difficoltà ad imparare questa tecnica, ma io sono convinto che ce la farai”.
Oppure
- “Tutti hanno avuto delle difficoltà e tutti sono riusciti a superarle. E tu non sei diverso dagli altri: devi solo trovare il modo di motivarti a sufficienza e di impegnarti per superare gli ostacoli”.

Se il tuo coach ti incitasse, invece di offenderti, se cercasse di comprendere i tuoi limiti e ti desse consigli su come superarli… beh… evidentemente le tue possibilità di esprimerti al meglio nel gioco del calcio aumenterebbero considerevolmente.

Tutti noi, in ogni istante, abbiamo un coach che ci segue, che ci parla e che ci giudica. Questo coach siamo noi stessi: mentre una parte di noi agisce, c’è un’altra parte di noi che ci giudica e che ci comunica le sue impressioni. Il nostro coach ci parla per mezzo di quella famosa “voce interiore” che tutti noi ben conosciamo. E’ quella voce che ci accompagna ovunque, che ci guida, ci gratifica quando facciamo qualcosa di buono e ci critica quando invece falliamo.

Purtroppo molti di noi hanno una “voce interiore” che comunica alla stessa stregua di quel coach della scuola calcio di cui abbiamo parlato poc’anzi. Quante volte, magari dopo aver commesso un banalissimo errore o dopo aver mancato di poco un'aspettativa, ti sei rivolto a te stesso dicendoti “sei sempre il solito imbecille”, “non cambierai mai, ti ritrovi a fare sempre le solite figure...”. Quante volte invece di motivarti, invece di prenderti per mano e di rincuorarti, ti sei auto-offeso con parole così pesanti che non saresti in grado di ripetere neanche al tuo peggior nemico?

Per una strana legge naturale, gli essere umani, quanto più amano una persona, tanto più sono in grado di trattarla male e di farla soffrire. Pensaci: ad uno sconosciuto non riusciresti mai a rivolgere calunnie e offese gravissime. Invece saresti in grado di trattar male il tuo partner, di offenderlo e di mortificarlo. Ma comunque non è paragonabile alla capacità che noi stessi abbiamo di auto-mortificarci e ti trattarci come pezze da piedi.

Ecco che se vogliamo raggiungere un obiettivo, se vogliamo cambiare e fare le scelte giuste per il nostro futuro, dobbiamo necessariamente avere un coach che rappresenti per noi un sostegno fidato, non una zavorra. Dobbiamo in sostanza cambiare il modo in cui comunichiamo con noi stessi. Iniziamo a trattarci bene; parliamo a noi stessi nello stesso modo con cui parleremmo al nostro migliore amico quando ci chiede un consiglio. A volte il tono della nostra voce interiore è duro e severo: cambiamolo! Usiamo un tono calmo, tipico di una persona di cui ci fidiamo. Parliamoci più lentamente o comunque con un ritmo che non ci limiti, ma che ci aiuti a trovare gli stimoli giusti. Ogni volta che la nostra voce interiore inizia ad offenderci o si rivolge a noi con tono rabbioso e minaccioso, cerchiamo di "spegnerla" e di sostiuirla con una voce comprensiva, gentile, disponibile, fidata. Ogni volta che ci sorprendiamo a ripeterci frasi assolutiste e ultra-limitanti come “è impossibile che io possa farcela” oppure “so di non esserne capace, è inutile che ci riprovi” e così via... sostituiamo tali affermazioni con frasi motivanti come “so di avere lo spirito giusto per andare avanti e raggiungere l'obiettivo...

Abbiamo il potere di cambiare il modo con cui ci rivolgiamo a noi stessi, sia nella forma sia nel contenuto. E quando impareremo a rivolgerci a noi stessi nel modo migliore, utilizzando le giuste parole e il giusto tono di voce, acquisiremo un potere inaspettato.

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