domenica 15 novembre 2009

La nuova scala di valori


Negli ultimi due post ti ho invitato ad elencare i tuoi valori positivi e negativi e a scrivere le condizioni che devono verificarsi affinché quei valori siano soddisfatti. Se hai svolto gli esercizi con impegno e attenzione, dovresti già esserti reso conto di quali sono le forze che ti guidano e di quali sono quelle che ti frenano.
Parti dal presuppoto che le condizinoi che hai scritto sul foglio dei valori positivi rappresentano le regole che comunicano al tuo cervello di provare sensazioni piacevoli. Quelle che hai associato ai valori negativi sono invece le regole che ti fanno provare dolore. Prendere consapevolezza di queste regole è il primo passo per imparare a correggerle, rendendole eventualmente più elastiche, meno rigide o più facilmente soddisfacibili.

Per prima cosa devi confrontare le condizioni che hai associato ad ogni valore in modo da verificare che siano compatibili tra di loro e non contradditorie. Immagina una persnoa che abbia, nella propria lista dei valori positivi, sia la carriera, sia l’amore. La carriera e l’amore non sono valori antitetici e potrebbero andare benissimo d’accordo. Ciò che potrebbe renderli incompatibili è l’insieme delle regole che quella persona associa a ciascuno dei due valori. Così se le condizioni per fare carriera sono “impegnarsi per 10 ore al giorno nella propria attività professionale” o “accettare tutti gli incarichi assegnati dal capo” e contemporaneamente per soddisfare il valore dell’amore è necessario “passare non meno di 2 ore al giorno con i propri figli, portandoli ogni tanto allo stadio, al cinema e dovunque loro desiderino andare”, evidentemente potrebbe diventare veramente difficile riuscire a soddisfare entrambi i valori. Un conflitto del genere potrebbe portare l’individuo a non essere mai pienamente soddisfatto di ciò che fa, perché mentre svolge un’attività pensa che dovrebbe anche occuparsi dell’altra e viceversa. La causa è da ricercare proprio in quelle due condizioni incompatibili alle quali l’individuo attribuisce più o meno la stessa importanza. E’ quindi opportuno che tu conduca un’analisi delle regole che hai associato ad ogni valore: tale analisi deve servire ad individuare le eventuali condizioni discordanti o poco compatibili tra di loro e ad avviare un primo processo di riformulazione delle condizioni finalizzato a renderle più elastiche e meno stringenti.

Un altro confronto altrettanto importante deve essere effettuato tra le condizioni associate ai valori positivi e quelle associate ai valori negativi. E’ qui che le contraddizioni emergono in modo ancora più evidente. Pensa ad una persona che abbia associato al valore positivo dell’amore la condizione di “voler condividere emozioni ed esperienze con persone interessanti e stimolanti” e contemporaneamente abbia indicato come valore negativo il “senso di inferiorità” che si concretizza come “timore di non sentirsi all’altezza degli altri o di non sentirsi adeguato a determinate situazioni sociali”. Come potrebbe quella persona soddisfare la sua necessità di stringere profondi rapporti interpersonali (che gli procurerebbero piacere) se al tempo stesso è ossessionato dall’idea di non essere all’altezza degli altri?

Scorri la lista delle condizioni dei valori positivi e negativi e cerca di capire quali sono quelle incompatibili tra di loro. Confronta le varie condizioni e chiediti: può coesistere la condizione X con quella Y? Segna tutte le condizioni che non vanno d’accordo in modo che successivamente tu possa procedere ad una riformulazione delle stesse.

Un’altra causa di frustrazione è rappresentata da tutte quelle condizioni che non dipendono da noi in prima persona, ma sono sotto il controllo degli altri. Ricorda sempre che le condizioni che hai associato ai tuoi valori positivi sono le tue personali regole per essere felice. Quando soddisfi queste regole ti senti bene, sei felice e provi sensazioni positive. Supponiamo che nella lista dei valori positivi tu abbia indicato l’amore e che una delle condizioni che devono verificarsi affinché tu provi questo stato emozionale sia “essere amato dal partner e dai tuoi familiari e ben voluto dagli amici”. Davvero credi che per te sia facile soddisfare il valore dell’Amore? Hai praticamente consegnato un tuo stato emozionale nelle mani degli altri: infatti “proverai amore” solo quando qualcun altro paleserà i sentimenti che prova per te e quando riceverai affetto da parte dei tuoi amici. Pensi di poter avere il controllo delle azioni e dei comportamenti degli altri? Ovviamente no! E cosa comporterà per te l’aver consegnato in mani altrui le condizioni per poter soddisfare un tuo valore e quindi per poter essere felice? Ovviamente ti comporterà frustrazione, perchè i tuoi stati d’animo non saranno più sotto il tuo controllo, ma dipenderanno esclusivamente da ciò che faranno gli altri. Se la maggior parte delle condizioni associate ai tuoi valori dipendono più o meno direttamente da comportamenti altrui, allora sei praticamente sulla strada per l’infelicità.

Altra causa di frustrazione sono tutte quelle condizioni che hanno carattere imperativo: sono quelle regole espresse nella forma “devo fare questo...” o “deve accadere questa cosa...” per provare un determinato stato d’animo. Immagina una persona che abbia dato un forte peso al valore della salute e che, per ritenere soddisfatto questo valore, abbia formulato le seguenti condizioni: “devo mangiare solo determinati alimenti, devo fare attività fisica una volta al giorno per almeno 60 minuti, devo rimanere nei limiti del peso forma e devo dormire almeno 8 ore al giorno”. Se ha condizioni così stringenti è probabilmente un individuo che si attiene scrupolosamente ai suoi principi. Ma proprio a causa di questi principi così categorici e imperativi potrebbe cadere facilmente nello sconforto se solo una di quelle condizioni non venisse soddisfatta. Così potrebbe sentirsi frustrato se per un solo giorno fosse impossibilitato a fare attività fisica o si lasciasse tentare da una fetta di torta al cioccolato. Regole rigide e con un carattere imperativo sono una comune causa di sofferenza e insoddisfazione: ciò perché lo stato di piacere dell’individuo è legato al soddisfacimento di tutte quelle condizioni simultaneamente. Si intuisce facilmente come basti un semplice imprevisto che porti a non attenersi ad una sola di quelle regole per far sprofondare quella persona in uno stato doloroso. Ricorda che la perfezione non esiste (ne abbiamo già parlato in un post passato) e cercare di perseguire la vita perfetta, caratterizzata cioè dall’attenersi in maniera scrupolosa e diligente ad una serie di regole rigide, è la strada maestra per l’infelicità. Segna tutte le condizioni imperative e poco elastiche che hai associato ai tuoi valori, perchè successivamente dovranno essere modificate.

A questo punto il quadro della tua situazione ti dovrebbe essere più chiaro: forse avrai intuito come la maggior parte delle condizioni che soddisfano i tuoi valori vadano modificate. Ma prima di farlo è necessario un primo lavoro di riorganizzazione della scala gerarchica dei tuoi valori. L’ordine in cui hai collocato i tuoi valori dirige le tue azioni e i tuoi pensieri. Ma quell’ordine non è stato stabilito consciamente, ma si è costituito nel tempo e quasi sempre in modo incoscio, senza che tu abbia potuto modificarlo consapevolmente.
Per capire l’importanza che riveste l’ordine in cui sono collocati i valori pensa a due persone che abbiano in testa alla scala di valori la sicurezza e l’orgoglio. Uno dei due però, pur avendo gli stessi valori, li ha invertiti. Supponiamo che questi due individui si trovino in un gruppo di persone in procinto di fare un’esperienza potenzialmente pericolosa (supponiamo che debbamo lanciarsi con il paracadute). Entrambe le persone provano una forte paura e sono indecise se partecipare all’esperienza. La persona che ha la sicurezza al primo posto potrebbe facilmente desistere: la cosa più importante per quella persona è sentirsi al sicuro e tenderà ad evitare un rischio inutile, anche se tutto il gruppo dovesse scegliere di lanciarsi con il paracadute. La seconda persona considera la sicurezza molto importante (infatti ha posizionato questo valore al secondo posto), ma deve anche fare i conti con l’orgoglio che è al primo posto della sua lista. Se vedesse tutto il gruppo lanciarsi con il paracadute, pur di non tradire il bisogno di amor proprio e di essere stimato dagli altri, quell’individuo riuscirebbe a superare le proprie paure e ad esporsi ad una situazione rischiosa (proprio perché l’orgoglio ha per lui un peso maggiore della sicurezza). Ti rendi conto quindi di come un semplice scambio di posto di due valori possa avere un effetto determinante sulle azioni di una persona.

Passiamo ora alla fase operativa: il nostro obiettivo è riscrivere una nuova scala di valori che sia perfettamente armonizzata, equilibrata, priva di conflitti e associata a regole elastiche, facilmente realizzabili e compatibili tra di loro. E’ un lavoro che potrebbe anche richiedere delle ore: dovrai farlo quando sarai certo di poter dedicare un po’ di tempo a te stesso senza correre il rischio di essere disturbato da fattori esterni.

Per prima cosa dovrai ridefinire la tua scala di valori. Ma per far ciò devi avere ben in mente chi vuoi essere, cosa vuoi diventare e dove sei diretto. Non parlo di obiettivi a breve termine, ma della mission personale. Affronteremo meglio quest’ultimo concetto in qualche post futuro, ma per il momento cerca di interrogarti e di capire realmente cosa vuoi realizzare, cosa vuoi essere, qual è l’immagine che vedi di te stesso tra un anno, cinque anni, dieci anni e venti anni. Come ti vedi? Cosa starai facendo da qui a cinque o dieci anni? Che capacità avrai assunto e che tipo di ambiente ti circonderà? Cerca di vivere mentalmente il tuo futuro, immagina di poter realizzare ogni tuo desiderio. Se segui il blog da qualche tempo, avrai sicuramente svolto l’esercizio di definizione dei tuoi obiettivi illustrato in un post del passato. Mi riferisco all’elenco di tutto ciò che ti piacerebbe realizzare nel corso della tua vita. Rileggi quell’elenco, chiediti come dovrai essere (e di conseguenza quali valori dovrai far tuoi) per raggiungere quegli obiettivi.
Prendendo spunto dalla tua attuale lista di valori, poniti le seguenti domande: l’attuale ordine dei miei valori mi consentirà di diventare ciò che voglio diventare? In quale ordine dovrei ricollocare i miei valori per procedere speditamente verso i miei obiettivi supremi? Cosa accadrebbe se spostassi questo valore più giù o quest’altro più su? Quali valori dovrei eliminare e quali altri potrei aggiungere per acquisire maggiore potere? Ho veramente bisogno di tenere questi valori in queste posizioni della mia scala dei valori?
In pratica devi creare una scala dei valori che sia il più possibile allineata con l’immagine che hai di te e di ciò che vuoi diventare negli anni futuri. Ad esempio potresti renderti conto che, se per te è importante il divertimento (magari inteso come desiderio di viaggiare o di dedicarti a tante attività nuove) e vuoi divertirti per altri cinquant’anni, allora è altrettanto importante far salire di livello il valore della salute: se continui a non curare la tua salute con delle pratiche quotidiane per il benessere, fino a quando potresti goderti la vita come desideri? Oppure che senso avrebbe perseguire il successo se poi dovrai trascurare la salute o l’amore (inteso anche come capacità di stringere rapporti con altre persone)? Magari ti ritroveresti tra vent’anni soddisfatto per i risultati ottentuti e con un conto in banca milionario, ma senza un partner, senza amici e per di più talmente stressato da correre il rischio di beccarti un infarto e di non goderti ciò che hai costruito con sacrificio. Poni pertanto la massima attenzione alla nuova scala di valori, pondera ogni valore valutando tutte le conseguenze che deriverebbero dal tenerlo in una posizione piuttosto che in un’altra. Contemporaneamente inizia a pensare alle condizioni da associare ad ogni valore, in modo da evitare di inserire valori che in qualche modo siano già contenuti in altri. Ad esempio se sai già che per te il successo equivale ad amare il tuo partner e la tua famiglia, a dedicarti ai tuoi hobby e ad avere determinate risorse economiche, allora già i due valori Amore e Passione (intendendo per passione la capacità di dedicarsi con impegno ai propri progetti e a perseguire gli obiettivi) potrebbero inglobare il valore del Successo. In questo caso sarebbe inutile includere questo valore, perché già soddisfacendo il valore dell’amore e dedicandoti con passione ai tuoi progetti otterresti automaticamente i risultati che ti farebbero sentire una persona di successo.

Terminato il lavoro su i valori positivi, devi passare a quelli negativi. Chiediti: per diventare ciò che desidero, quali sono gli stati emozionali dai quali mi devo assolutamente allontanare? Da quali stati d’animo devo rifuggire per ottenere ciò che desidero? Anche in questo caso dovrai stilare una classifica, mettendo al primo posto il valore che meno di tutti dovrai provare e collocando via via tutti gli altri.

A questo punto potrai passare alla definizione delle condizioni: potrai prendere spunto dalle condizioni già indicate nella vecchia lista di valori, ma questa volta dovrai fare molta attenzione. in primo luogo non dovrai indicare condizioni imperative e troppo stringenti. Introduci le condizioni nella forma “Ogni volta che faccio questo...” oppure “Ogni volta che si verifica questa cosa...” piuttosto che nella forma “devo fare questo...” oppure “deve verificarsi questa cosa...”. Intuirai che c’è una differenza abissale tra il valore dell’Amore inteso come “deve accadere che il mio partner mi dimostri il suo affetto” e il valore dell’Amore inteso come “ogni volta che il mio partner mi dimostra il suo affetto”...
Inoltre è opportuno svincolare le tue emozioni dal comportamento altrui. Non puoi avere il controllo delle azioni degli altri e pertanto sarebbe davvero da stupidi mettere in mani altrui la tua felicità. Quindi molto meglio amare “ogni volta che dispensi amore e affetto agli altri e ogni volta che ti incanti davanti al miracolo della Vita e della Natura” (inteso quindi come “amare nel dare agli altri”) piuttosto che interpretare l'amore come uno stato emozionale che devi esclusivamente "ricevere" da terzi.
Ovviamente i miei sono esempi indicativi: dovrai essere tu a definire le tue condizioni. L’enorme vantaggio sta nel fatto che adesso sarai tu a stabilire quando e come dovrai sentiri felice. E poichè sei tu a stabilire le nuove condizioni, tanto vale creare delle regole flessibili e facili da soddisfare in modo da essere felici il più spesso possibile... Per ogni valore definisci almeno 3 o 4 condizioni che possono essere soddisfatte, in modo da avere un maggior numero di alternative. Ripeto, esprimile sempre nella forma “ogni volta che... “ in modo che, se anche non dovesse verificarsi quella condizione, non ti “costringerai” a stare male. Inoltre avrai sempre delle alternative che ti faranno provare sensazioni piacevoli. Esprimendo le tue regole in questa nuova forma, non dovrai più soddisfare tutte le condizioni per provare emozioni positive, ma basterà che una sola condizione sia soddisfatta per provare piacere.


Per ultimo devi definire le condizioni associate a tuoi valori negativi. Per gli stessi motivi indicati poc’anzi (cioè per cercare di stare bene più tempo possibile e male il minor tempo possibile) introducile nella forma “Solo nel caso in cui si verificasse ripetutamente questa cosa....” o “Solo nel caso in cui io facessi ripetutamente quest’altra cosa...”, cercando il più possibile di creare delle situazioni difficili da realizzare. Ad esempio se vogliamo rifuggire dal sentimento di “inferiorità nei confronti degli altri”, una cosa è provarlo “quando in comitiva rimaniamo in silenzio o non partecipiamo attivamente” e un’altra cosa è provarlo “solo se ripetutamente dovessimo isolarci, evitando anche il minimo contatto con gli altri...”.
Lo scopo di questo lavoro e rendere i valori positivi facili da soddisfare e i negativi difficilissimi da provare.

Terminato questo lavoro dovrai cercare il più possibile di condizionare la tua mente affinché faccia suoi questi nuovi valori e le relative condizioni. Il primo modo per farlo è prendere consapevolezza della tua nuova lista di valori: leggila almeno due volte al giorno (appena sveglio e prima di andare a dormire) cercando di immaginare nel modo più vivido e grande possibile delle esperienze di vita in cui soddisfi i nuovi valori. Interrogati ogni sera su ciò che hai fatto durante la giornata e su come avresti dovuto comportarti se avessi già interiorizzato i tuoi nuovi valori. Porta sempre con te la lista in modo da rileggerla spesso, immaginando tutte le situazioni tipiche in cui soddisfi i nuovi valori e le nuove regole. Usa il potere dell’immaginazione e dell’anticipazione. Immagina il futuro che ti aspetta nel momento in cui avrai acquisito i tuoi nuovi valori. Ogni volta che ti sorprendi a vivere stati d’animo depotenzianti, chiediti se quella condizione è compatibile con i tuoi nuovi valori e cerca di fare qualcosa per reinterpretare ogni esperienza alla luce della nuove condizioni che hai scritto. Quando stai facendo qualcosa, chiediti se quella cosa non sia già sufficiente per soddisfare una delle tue condizioni e per provare lo stato emozionale ad essa associato. Usa quella lista come una bussola che deve guidarti nei giorni e nei mesi futuri, fin quando non l’avrai completametne interiorizzata.
Un sistema molto valido e rapido per l’acquisizione dei nuovi valori è attraverso l’autoipnosi: ma questo è un argomento troppo prematuro che affronteremo a tempo debito.


Ti ricordo che per qualsiasi chiarimento puoi lasciare un commento al post.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Francesco, Grazie per i tuoi consigli veramente efficientissimi volevo chiederti, nel caso che ci sia difficoltà far uscire i tuoi valori, come si fa?
Quando mi chiedo Per me, cosa è più importante: metto in lista tutti valori ereditati dai genitori, societa comunista , trasmessi dal coniuge implicato seriamente in un percorso spirituale religioso. E qua mi sono bloccata come se… far regnare l’individualismo. Allora alla fine trionfa: i valori che in parte gli condividono i altri ma non sono “ miei” personali. Tante domande da tempo ma e come se o paura di farli uscire. Come posso superare questo blocco?
Mega grazie

Francesco ha detto...

Non è che i tuoi nuovi valori usciranno dal nulla o non saranno in qualche modo condizionati da ciò che sei e dalle esperienze che hai fatto in passato. L'intelligenza sta nel capire dove vuoi arrivare, qual è la tua missione nella vita e fare un'analisi razionale (ma anche emotiva) di quali sono gli strumenti più utili per perseguire quel fine. E se ti blocchi, prenditi più tempo, riflettici di più, fai degli esperimenti, butta giù delle bozze di nuove liste di valori e cerca di immaginarti come sarebbe la tua vita se potessi rispecchiarti completamente in quelle nuove liste... Insomma è un lavoro importante, che può richieder anceh del tempo e degli aggiustamenti continui. Vedrai che limando qua e correggendo là, prima o poi troverai la scala di valori migliore. L'importante è non avere fretta e non svolgere questo lavoro con superficialità.

Anonimo ha detto...

Ciao io sto segendo il tuo blog praticamente da oggi che l'ho scoperto. Mi ritrovo ora in difficoltà, già nei post precedenti mi veniva difficile dare delle condizioni ai miei valori, ora rivalutarli e dare delle nuove condizioni più elastiche non ci riesco. Come mai? Forse non ho valori?

Xyore ha detto...

Nice